Arredamento Giapponese e presa degli slogan di ricerca benessere psicofisico… una riflessione sulla ricerca della natura che si rispecchia nella scelta dell’arredamento Zen Made in Japan.
Perchè va tanto di moda l’arredamento minimalista o, direi, “spirituale”? Perchè siamo alla continua ricerca di quell’essenziale che ci rappresenta e ci rilassa anche in casa, o forse, soprattutto in casa? Le nostre case un pò barocche ed affollate ci soffocano? Forse sì.
Senza nulla togliere agli altri tipi geniali di arredamento, il minimalismo o il Japan ci affascina perchè trasmette quiete, equilibrio, assoluta sensibilità verso le cose e l’ambiente, una forma di salute mentale e fisica che sparisce nella routine nevrotica dei ritmi ormai lontani dalla tradizione. Allora, paradossalmente, anche in un semplice monolocale, cerchiamo di ricreare il nostro piccolo paradiso Zen…l’oasi di pace con mobili dalle linee pulite, dai materiali anti-tossici, allontanando qualsiasi manifestazione di campo elettromagnetico, prediligendo i materiali puri, naturali, senza colle né sostanze tossiche.
Insomma, l’uomo e la donna occidentali devono disintossicarsi a tutti i costi, con i massaggi, le diete, le tisane che vanno a ritrovare i fiori e le erbe più dimenticate. Ci si deve intossicare da tutto, persino dalla vita che scegliamo, dalla competizione che ambiamo e rincorriamo. Poi l’arredamento orientale, a casa, diventa una forma di ricongiungimento con l’anima e la quiete, l’essenza delle cose e del senso della vita, dalle forme pulite e delicate, dai colori armonici, che ci trasmettono un equilibrio insito nei meccanismi dell’esistenza.
Allora ecco che rifiutiamo qualsiasi materiale “finto, plastico” e persino le lampade le vogliamo orientali, accostando il legno e la seta. Il materasso invece in lattice, sano, rivoluzionario, che ci insegna a “dormire”, che ci cura in un certo senso con un materiale che viene dalla natura, come se dormissimo coccolati dalla natura. Anche il materasso deve essere quindi atossico, anallergico, ergonomico, concepito per il nostro benessere assolutamente ricercato.
Ed anche i supporti devono essere in legno naturale, senza campi elettromagnetici o materiali tossici, per favorire lo smaltimento della traspirazione corporea, per “lasciarci respirare” almeno la notte. E in effetti, presi dalla routine frenetica, le case giapponesi ci catturano nell’anima. Pensate ai Tatami, le tradizionali stuoie in paglia di riso rivestite in giunco, che ricoprono i pavimenti della casa in segno di protezione, ed accolgono gli ospiti che entrano in punta di piedi nudi. Il Tatami è sempre presente nella vita dei Giapponesi: durante il pasto, il riposo, l’amore, gli eventi…le feste.
Oppure pensate alla zona thé, dove la preparazione del thé e l’accoglienza dell’ospite diventano pure cerimonie dal tocco sacro. In queste mie brevi riflessioni, con un pizzico di ironia, voglio trasmettervi un pò il fascino che quest’arte orientale dell’arredamento giapponese mi trasmette, e un pò lanciare una riflessione che va oltre…Ci attorniamo dell’essenzialità perchè la vogliamo ritrovare nelle cose? Forse i simboli, in questo senso, anche nelle piccole cose di arredamento che caratterizzano il nostro rifugio, infondono un senso di armonia e pace, distanti dai meccanismi artificiosi e poco rispetttosi dell’essere tipici dei ritmi moderni.